Nella serie dei Voyages Extraordinaires di Jules Verne sono presenti più di quattromila illustrazioni, mediamente una ogni 6-8 pagine e più di 60 per ogni romanzo.

Fin dalla pubblicazione del primo romanzo di Verne nel 1863, queste immagini e mappe xilografiche sono diventate parte integrante dei romanzi fantascientifici dell’autore: le ristampe moderne de “I Viaggi Straordinari”, infatti, sono caratterizzate dalle illustrazioni originali ed evocano quel senso di lontano esotismo e futuristico stupore; le stesse emozioni che provavano i lettori dell’epoca.

Eppure, ad oggi, maggior parte della critica ha praticamente ignorato il ruolo cruciale svolto da queste illustrazioni nelle opere dell’autore francese. Come ho discusso in dettaglio altrove, sembrano esserci quattro diverse categorie di illustrazioni ne I Viaggi Straordinari, ciascuna dei quali ha una diversa funzione semiotica e/o didattica, all’interno della narrazione.

La prima categoria propone la rappresentazione dei protagonisti della storia, ad esempio i ritratti, come quello di Impey Barbicane in Dalla Terra alla Luna (1).

1. Barbicane
Ventimila leghe sotto i mari
2. Ventimila leghe sotto i mari

La seconda caratterizza i luoghi visitati dai personaggi, solitamente si tratta di illustrazioni panoramiche, da cartolina – come ad esempio i molti posti esotici, luoghi insoliti, e la flora e la fauna che gli eroi incontrano durante il loro viaggio, come quello di Ventimila leghe sotto i mari (2).

La terza categoria propone la rappresentazione e documentazione della natura, come ad esempio le mappe delle regioni Polari (disegnate a mano dallo stesso Verne), per il romanzo Le avventure del capitano Hatteras del 1841, dove il lettore curioso può seguire l’itinerario compiuto da Hatteras e il suo equipaggio per esplorare l’Artico (3).

3. Mappa Le Avventure del Capitano Hatteras

Il quarto infine ritrae il momento specifico dell’azione all’interno della narrazione, come ad esempio in Viaggio al centro della Terra quando il Prof. Lidenbrock, Axel e Hans si trovano improvvisamente all’interno della tempesta di fulmini nell’oceano sotterraneo (4).

4. Viaggio al centro della Terra Prof. Lidenbrock, Axel e Hans

E’ interessante notare quali passaggi delle storie vengono scelti per le illustrazioni. Spesso la scelta sembra non essere in linea con l’effettiva importanza dell’episodio ai fini della storia, ma maggiormente per valore pedagogico intrinseco.  Ad esempio, punti cruciali dei racconti di Verne (come l’esplosione della locomotiva-elefante in La casa a vapore, oppure la quasi collisione con la cometa in Intorno alla Luna) non sono state illustrate, mentre vengono rappresentate decine di scene relativamente poco interessanti come l’illustrazione degli incantatori di serpenti indiani (5) e quella che raffigura la frustrazione di Michel Ardan che tenta di comprendere i complessi calcoli algebrici dei suoi colleghi astronauti (6).

5. Gli incantatori di serpenti
6. Michel Ardan
7. Ventimila leghe sotto i mari
7. Ventimila leghe sotto i mari

Anche il percorso narrativo delle illustrazioni merita un approfondimento. Sebbene cambino da edizione a edizione, molte illustrazioni tendono a precedere la loro controparte testuale di almeno una o due pagine, suscitando la curiosità nel lettore (incitandolo a continuare la lettura), preannunciando così gli eventi e le scene a seguire. Ne L’isola misteriosa,  ad esempio, dove i naufraghi incontrano il Nautilus bloccato in una grotta marina all’isola di Lincoln (7). Questa illustrazione è stata posta a pagina 795. Invece, il numero di pagina in parentesi nella didascalia indica che questa scena sarà descritta a pagina 798 del libro.

Un altro utilizzo delle illustrazioni per migliorare la prefigurazione nelle opere di Verne sono i frontespizi, spesso molto elaborati di fronte alle pagine del titolo di questi libri, ad esempio, quello all’inizio del doppio volume edizione Hetzel di Cinque settimane in pallone, o Viaggio al centro della Terra (8). Qui il lettore ottiene un assaggio dei due episodi rappresentati (uno per ciascun romanzo), sovrapposte l’una sull’altra in una specie di collage con scene dall’alto, sopra e sotto la superficie della Terra. I frontespizi potrebbero essere consideratu come una rappresentazione pittorica fortemente simbolica dell’obiettivo di Verne, come espresso dal suo editore Pierre-Jules Hetzel, a delineare “tutte le conoscenze geografiche, geologiche, fisiche e astronomiche accumulate dalla scienza moderna”.

8. Frontespizio Viaggio al Centro della Terra

Inoltre, l’importanza di queste illustrazioni come ausili visivi per l’intento didattico esplicito dei Viaggi Straordinari di Verne non può essere sottovalutata. Il gran numero di illustrazioni puramente pedagogici nei romanzi di Verne che hanno poco a che fare con gli eventi immaginari narrati nella trama a volte è sorprendente: le specie di pesce elencati da Conseil in Ventimila leghe sotto i mari, le fasi della Luna in Dalla Terra alla Luna, il pianeta Saturno e le sue lune in Le avventure di Ettore Servadac, i diversi tipi di mongolfiere e dirigibili in Robur il Conquistarore.

Secondo le loro corrispondenze, Verne, Hetzel e gli illustratori di questi libri comunicavano molto strettamente e c’era una comunicazione costante durante tutto il processo produttivo. In una lettera del 1868 che Verne scrisse ad Hetzel, riguardante Ventimila leghe sotto i mari (9), l’autore scrisse: “Ho ricevuto i disegni di Riou e ho diversi suggerimenti. Penso che ha bisogno di rendere le persone molto più piccole e le camere molto più grandi. E ha bisogno di aggiungere molti più dettagli … A proposito, è stata un’ottima idea per utilizzare il colonnello Charras come modello per il capitano Nemo (10). Avrei dovuto pensarci.”

9-Libreria del Nautilus
10. Il capitano Nemo

Il brano che segue è una lettera del 1879 scritta da Verne all’artista Léon Benett. All’epoca si stavano preparando le illustrazioni per il romanzo La casa a vapore, che narra di un viaggio in India, dove i protagonisti sono a bordo di un elefante-locomotiva (11).

11. La casa a vapore

Verne scrive:

Caro Signor Benett, ho ricevuto i vostri disegni, sembrano eccellenti. Ma la carovana deve essere modificata: invece di 2 treni come carrozze, dovrebbero essere piccoli bungalow, come piccole pagode su ruote, Europea all’interno ma Indù all’ esterno. Immagina qualcosa che traini l’elefante… Fare attenzione a fare in modo che non siano quadrate, ma più ampie… E cercare di farli sembrare molto decorati… 


Verne spesso accompagnava queste lettere ai suoi illustratori con schizzi a mano libera per dare loro un’idea di ciò che voleva. Ma, in questo come in tutte le altre questioni editoriali, era Hetzel che aveva sempre l’ultima parola.

In  questa lettera del 1884 Hetzel è infatti costretto ad intervenire sull’apparente conflitto tra Verne e Benett riguardo le rappresentazioni dei personaggi del romanzo Mathias Sandrof:

Mio caro vecchio Benett, credo che siamo finalmente giunti alla fine delle nostre miserie, con queste ultime modifiche che ha chiesto Verne. Ma se guardi più da vicino il testo relativo l’abbigliamento di Sarcany e Zirone, vedrai che ha ragione. Se lui ti infastidisce, assicuriamoci che anche noi infastidiamo lui, costringendolo ad apportare dei cambiamenti nel suo testo. Nessuno è esente da correzioni.

Hetzel ha spesso richiesto importanti cambiamenti nel lavoro dei suoi illustratori prima della pubblicazione e talvolta ha anche scelto di censurare radicalmente il loro contenuto, nel nome del “buon gusto”. Per esempio, una scena del porto tranquillo e piuttosto banale all’inizio de Le avventure del Capitano Hatteras era stata originariamente prevista (ed effettivamente pubblicata in una versione precedente del romanzo) per descrivere i chiassosi compagni di Hatteras mentre facevano brindisi di rum per celebrare l’inizio del loro viaggio verso il Polo Nord (12).

A volte però si sono verificate sviste editoriali che né Verne, né Hetzel e né gli illustratori sono riusciti a recuperare prima della pubblicazione, ad esempio ne L’isola misteriosa, l’orango di nome Jup (13), a differenza degli altri della sua specie, ha una coda! Si notino anche le due figure poste in sequenza nello stesso romanzo, in cui Ayrton sale segretamente a bordo della nave pirata nel cuore della notte (14). Durante la sua salita, non solo Ayrton ha trovato un paio di pantaloni, ma anche lo scafo e la prua della nave sono misteriosamente cambiati dal ferro al legno, mentre sulla prua appare improvvisamente una figura alata.

12. Le avventure del capitano Hatteras
13. L’orango Jup ne L’isola misteriosa
14. Ayrton sale a bordo della nave ne L’isola misteriosa

E, almeno una volta, l’artista in realtà “corregge” il testo di Verne quando Alphonse de Neuville illustra la famosa battaglia con il calamaro gigante in Ventimila leghe sotto i mari in cui disegna la bestia con i necessaria dieci tentacoli, invece di otto come descritto da Verne nel suo racconto (16)

16. Il calamaro gigante con dieci tentacoli

E’ interessante anche il rapporto semiotico tra le illustrazioni e il testo dei Viaggi Straordinari di Verne. Secondo Georges Borgeaud: “Non è il testo che definisce l’illustrazione, ma l’illustrazione che definisce il testo e che trasporta il lettore al di là. E’ un catalizzatore di sogni. Ogni illustrazione non solo condensa e concretizza in una immagine molti segmenti separati del testo (presentato linearmente), ma aggiunge anche un altro strato ricco di significato, approfondendo l’effetto associativo e inter-testuale della narrativa sul lettore.”

Nel suo studio delle illustrazioni di Verne, ad esempio, Daniel Compère osservò che: “Questo commento via illustrazione stabilisce una dialettica tra il reale e l’immaginario. Le illustrazioni rafforzano la verosimiglianza dei testi Verniani e i loro atti di realismo come una sorta di garante della veridicità. Ma aggiungere anche una dimensione di illusione.”

Inoltre, il punto di vista rappresentato da queste figure, simili alla voce narrante, è sempre in movimento, proprio come in un sogno. Il lettore/spettatore oscilla tra il vedere ciò che i protagonisti realmente vedono o pensano, e ciò che il narratore vuole presentare nel contesto extra-narrativo. Il punto di vista è ancorato talvolta presente della narrazione, a volte nel passato, a volte in un ipotetico futuro. Proprio come una videocamera o un televisore, a volte ingrandisce per un close-up, a volte lo zoomma indietro per uno scatto panoramico. Nella sua polivalente onnipresenza, sia all’interno che all’esterno della narrazione stessa, il punto di vista rappresentato da queste illustrazioni sembra a combaciare perfettamente con l’orientamento dominante, ideologico ed epistemologico di tutta l’opera di Verne: vale a dire, una “visione” di totalità, un inventario, e appropriazione .

Ma chi erano questi illustratori? Chi erano questi artisti di grande talento le cui immagini così evocative hanno portato alla vita I Viaggi Straordinari di Verne e consentito a milioni di lettori del XIX secolo di “andare oltre”, dove nessuno mai era andato prima? Chi erano queste persone che hanno svolto un ruolo importante nel far divenire Verne famoso in tutto il mondo avendo dato popolarità duratura a questo nuovo genere letterario?
Va detto fin dall’inizio che molto poco si sa su di loro. E ancor meno si sa circa le decine di incisori che hanno convertito schizzi degli artisti nelle incisioni su legno dettagliate e lastre di stampa in metallo, che hanno prodotto le numerose illustrazioni pubblicate in questi libri, e i cui nomi: Pannemaker, Hildibrand, Barbant, Prunaire,Dumont, Coste , Lavalle, Meaulle, eccetera, a volte hanno un posto di rilievo sulle illustrazioni finite, insieme a quello dello stesso illustratore. Pensiamo a Cinque settimane in pallone, (17) illustrato da Riou e inciso da Hildebrand, la cui firma si trova in basso a destra, oppure Viaggio al centro della Terra (18) anche illustrato da Riou, ma incisa da Pannemaker, che di solito firma le sue opere con “PANN” (a volte con la “N” s scritto al contrario, come riflessa allo specchio).

17. Cinque settimane in pallone. La firma di Riou a sinistra e quella dell’incisore Hildebrand a destra.
18. Viaggio al centro della Terra

Gli illustratori

Edouard Riou (1833-1900) è probabilmente il più noto illustratore dei Viaggi Straordinari di Verne. Ha illustrato i suoi primi e più famosi romanzi, tra cui Cinque settimane in pallone, Viaggio al centro della Terra, (19), Le avventure del capitano Hatteras, I figli del capitano Grant, così come i primi undici capitoli di Ventimila leghe sotto i mari (i restanti capitoli sono stati fatti da Alphonse de Neuville).

19. Viaggio al centro della Terra

Per quest’ultimo romanzo Jules Verne posò per il ritratto del Prof. Pierre Aronnax, situato in uno dei primi capitoli del libro. Prima e dopo la sua associazione con Hetzel, Riou era specializzato da molti anni in rappresentazione di paesaggio e eventi commemorativi (l’apertura del Canale di Suez, il matrimonio della figlia dello zar russo, ecc.).

Riou riesce ad adattarsi artisticamente alla riproduzione realistica dei molti locali fantastici della finzione geografia Verniana: le nebbie e i ghiacci (21), le ombre all’interno della crosta terrestre (22), le spiagge deserte ed estese, e i molti corpi d’acqua e il loro movimento (23). Tutto è allo stesso tempo ordinato e suggestivo, lo stile del lavoro di Riou potrebbe essere definito “realismo romantico” (24).

21. ..nebbie e ghiacci
22. …l’interno della crosta terrestre…
23. …corpi d’acqua.
24. Il realismo romantico di Riou

Henri de Montaut (1840? -1905?) collaborò con Riou alle illustrazioni dei primi due romanzi di Verne: Cinque settimane in pallone e Le avventure del capitano Hatteras. Egli però è meglio conosciuto come l’unico illustratore del best-seller di Verne Dalla Terra alla Luna (2526), e il creatore delle più celebri illustrazioni fantascientifiche.

25. Dalla Terra alla Luna
26. Dalla Terra alla Luna

Alphonse de Neuville (1835-1885) fu un pittore molto ammirato in Francia. Da giovane, era un allievo di Eugène Delacroix, ed era particolarmente noto per le sue scene di battaglia e le immagini di vita militare (in particolare le scene della guerra franco-prussiana del 1870-71). I suoi dipinti si trovano nei musei di Versailles, Grenoble, Mosca, New York, e altre città. Ha anche contribuito a realizzare un gran numero di illustrazioni per il magazine francese Le Monde du Tour, ed è stato inserito della Légion d’Honneur nel 1881. Ha collaborato con Riou per Ventimila leghe sotto i mari, le illustrazioni dal capitolo 12 in poi sono tutte sue (28293031). Ha anche realizzato un piccolo numero di illustrazioni per Il giro del Mondo in 80 giorni, in particolare i ritratti all’inizio del romanzo, come quello di Phileas Fogg (32). Prima di completare il suo lavoro però interruppe il rapporto con Hetzel e il resto delle illustrazioni furono affidate a Leòn Benett.

28. Ventimila Leghe sotto i mari
29. Ventimila leghe sotto i mari
30. Ventimila leghe sotto i mari
31. Ventimila leghe sotto i mari

Emile-Antoine Bayard (1837-1891) è stato un popolare ritrattista e collaboratore di molti periodici come il Journal des Voyages, RireJournal, Magazine Cassell, Le Tour du monde, e altri. Ha illustrato molti dei racconti fantasy di Erckmann-Chatrian, un certo numero di opere letterarie per ragazzi di Alphonse Daudet, Jules Sandeau, Hector Malot, la Comtesse de Ségur, e diversi romanzi classici come i Miserabili di Victor Hugo. E’ anche ricordato come l’illustratore di Un dramma nell’aria, racconto contenuto nel Dottor Ox, e per Intorno alla Luna.  Il suo lavoro è stato descritto così: “Le sue incisioni mostrano gli effetti dell’assenza di gravità sugli astronauti, l’indagine della superficie lunare, e soprattutto, la foto dello ‘splashdown’ sono tra le illustrazioni più famose della fantascienza (33). Quest’ultimo pezzo, dove si vede la bandiera americana ben fissata sopra il modulo, si è rivelato straordinariamente profetico quando Frank Borman della spedizione Apollo 9 sulla Luna, rientrò nel Pacifico – cento anni più tardi  – solo due o tre miglia dal punto indicato dal libro. “

33. Lo splashdown in Intorno alla Luna

Jules Ferat (1819-1889?) Era conosciuto a Parigi soprattutto per le sue rappresentazioni della vita in fabbrica, i lavoratori e le macchine, e l’aria pesante delle industrie (34). Ha realizzato le illustrazioni di molti libri di narrativa e saggistica di autori, come Eugène Sue, Louis Figuier, Mayne-Reid, Edgar Allan Poe, e Victor Hugo dal 1850 alla fine del 1880. E ‘stato anche l’illustratore unico di una serie di romanzi di Verne: La città galleggiante, Le avventure di tre inglesi e tre russi, Michel Strogoff e Le Indie nere.  Ma il vero e proprio capolavoro di Ferat è stata la serie di illustrazioni che ha eseguito per L’isola misteriosa (1874). Edmondo Marcucci ha detto della sua opera: “Le illustrazioni di Ferat sono in qualche modo stilizzate: i suoi personaggi hanno vestiti molto fluidi, ricchi di pieghe e di movimento, e di solito possiedono voti robusti tipici della classe operaia”, ad esempio il ritratto di Gideon Spilett in L’isola misteriosa (35). “Ferat è anche un maestro del chiaro-scuro, egli è particolarmente bravo a renderei realistici i giochi di luce nelle zone buie”, ad esempio, le illustrazioni raffiguranti le miniere di carbone di Le Indie nere (36). “D’altra parte, egli ha talvolta uno stile simile a Michelangelo, una tendenza eccessiva nell’esagerazione della muscolatura e delle proporzioni nei suoi personaggi”, ad esempio il doppio ritratto di Aryton e Cyrus Smith in L’isola misteriosa (37). E Ferat spesso sembra preferire una rappresentazione più simbolica che realistica, ad esempio, l’illustrazione del transatlantico “The Great Eastern” (38) dal romanzo La città galleggiante,in cui Ferat ha ampliato le dimensioni della nave di proporzioni veramente gigantesche.

34
35. Gideon Spilett
36. Le indie nere
37. Aryton e Cyrus Smith in L’isola misteriosa
38. The Great Eastern

Tre artisti sono stati commissionati da Hetzel per illustrare i romanzi di Verne: Henri Meyer (1844-1899) per Un capitano di quindici anniPaul-Dominique PhilippoteauxHector Servadac, e Georges Bognet (1855-1930?) per Una famiglia senza nome.

Léon Benett (1839-1917) è stato di gran lunga il più importante illustratore dei Viaggi Straordinari in puri termini di volume, poichè in quasi la metà dei 60 romanzi di questa serie, ha realizzato quasi 2.000 illustrazioni. Un buon amico sia di Verne e di Hetzel, il suo vero nome era Benet (con una sola “t”), ma ha aggiunto un’altra “t” in modo che il suo nome non risultasse simile alla parola francese “sciocco”, o “sempliciotto”. Benett viaggiò molto in Oriente e nei mari del Sud (3940), e Charles Lemire, il suo compagno di viaggio, descrive Benett e il suo lavoro come segue: “Abbiamo viaggiato insieme e giravamo all’interno delle isole: foreste pluviali , valli, montagne, cascate, villaggi, piantagioni (41). Benett sapeva come catturare la vera essenza di tutte queste località esotiche tropicali. I suoi appunti e schizzi erano come un museo inesauribile dei nostri viaggi.

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E l’esattezza delle sue illustrazioni erano un complemento perfetto alle descrizioni. ” Benett è stato inoltre descritto da Marcucci nei seguenti termini:”. E’ estremamente realistico nelle sue rappresentazioni “, ad esempio, la sua illustrazione da I cinquecento milioni della Begum (42) con il cannone gigantesco e il suo inventore, lo scienziato pazzo tedesco Herr Schultze (fu utilizzato come modello il cancelliere tedesco Bismarck). “Benett ha una fantasia morbida, e vi è una certa delicatezza nelle sue linee (43), e questo è particolarmente evidente nei suoi ritratti di donne e bambini (44). Infine, Benett conosce bene come inquadrare una scena all’aperto in modo che sia realistica e pittoresca” (45). Ma un altro critico, Pierre Sichel, è in forte disaccordo, sottolineando che “Benett riproduce con esattezza le vicende narrate, ma le sue rappresentazioni non vanno oltre. Egli non è espressivo. I volti dei suoi personaggi sono neutri, i suoi localisono privi di poesia … Le sue composizioni sono impersonali (nel senso stretto della parola) … Grazie alla collaborazione di Alphonse de Neuville, Il giro del Mondo in 80 giorni è risultato migliore.

42. Il cannone de I cinquecento milioni della Begum
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E ‘anche interessante notare che l’ illustrazione di Benett del treno a vapore in Il giro del Mondo in 80 giorni (pubblicato nel 1873) è stata apparentemente riciclata tredici anni più tardi, nel 1886 nel romanzo Robur il Conquistatore, con in cielo il fantastico Albatross (47).

Il giro del mondo in 80 giorni
Robur il Conquistatore

Infine, George Roux (1850? -1929) è stato il secondo più prolifico illustratore dei Viaggi Straordinari, illustrando 22 romanzi della serie, soprattutto quelli degli ultimi anni della produzione letteraria di Verne (48). Ha iniziato con Il salvataggio del Cynthia nel 1885 e finito con l’ultimo romanzo postumo di Verne La strabiliante avventura della missione Barsac nel 1919.

48

L’opinione degli studiosi su Roux come illustratore tende a variare notevolmente. Un biografo di Verne, Peter Costello, ha dichiarato, a proposito delle illustrazioni per La strabiliante avventura della missione Barsac: “La visione della città segreta e le illustrazioni di essa sono magnifiche. Nel progettare la città, Roux sembra essere stato direttamente ispirato dai più recenti progressi nel campo dell’architettura… Verne è stato ben servito dai suoi illustratori fino alla fine.” Al contrario, Ron Miller ha dice:” A mio parere, Roux è stato il peggiore degli illustratori di Verne, e dimostra non solo quanto sia diminuita la qualità degli illustratori Hetzel, ma il lavoro di Roux risente inoltre dalla qualità decrescente degli incisori, gli xilografi professisti che scomparve quasi tutta con l’introduzione del processo di mezzitoni. Se si guardano le illustrazioni delle opere di Verne in ordine cronologico, si può notare questo drammatico deterioramento”. E ancora un altro, Pierre Sichel, osserva: “Roux è forse il più raffinato e il più ‘moderno’ di tutti gli illustratori dei Viaggi Straordinari (49). Le sue composizioni sono ampie, luminose e molto plastiche”, per esempio, l’illustrazione da Le fantasie di Jean-Marie Cabidoulin (50), dove, ovviamente, Roux sembra essere stato proprio incompetente quanto De Neuville riguardante l’anatomia dello squalo.

49
50

“I gesti, i volti e i muscoli e dei suoi personaggi, in particolare in gruppi di persone, vengono magistralmente trattati”, ad esempio, l’illustrazione della stessa opera che mostra diverse donne a petto nudo in Nuova Zelanda che danno da mangiare ad un uomo sdraiato (51). Questo romanzo in particolare è stato pubblicato nel 1901 (circa 15 anni dopo che Hetzel era morto), ed è quasi certo che, se fosse stato vivo, Hetzel non avrebbe mai permesso di pubblicare una cosa simile.

51

In conclusione, credo che non sia troppo esagerato dire che i Viaggi Straordinari di Jules Verne costituiscono una chiave socio-storica per comprendere l’alba della nostra età moderna, non solo grazie al loro status letterario pre-fantascientifico, ma anche a per le loro illustrazioni evocative. Il passaggio da una visione del mondo del XIX secolo ad uno dei primi del XX è evidente, sia nel contenuto stilistico delle raffigurazioni (il modo di vestire, la barba, il sogno Vittoriano delle macchine, gli scienziati come eroi conquistatori , ecc) sia nel loro formato effettivo di pubblicazione, come la tecnologia si stava evolvendo da xilografie a fotolitografia. Come tale, questa importante collezione delle prime illustrazioni fantascientifiche si erge come un testamento vivente al superamento di un’epoca letteraria, ideologica e tecnologica.

Questo articolo ha 4 commenti.

  1. Anonimo

    ho questi bellissimi volumi e diverse volte li ho presentati come antefatto divulgativo di comunicazione scientifica nei miei corsi di diegno: sono lieto che lei li abbia esaminati con questa cura attenta

  2. andrea massarenti

    Complimenti per l’articolo, interessante e dettagliato ,posseggo 23 volumi e sto cercando da tempo i restanti con poca fortuna, se per caso sapresti indicarmi dove trovarli ne sarei felicissimo. Grazie in ogni caso ed ancora complimenti, ciao.

    1. michele227

      Ciao Andrea e grazie per il commento, è bello sapere che che questo straordinario autore attiri ancora l’interesse in tanti appassionati lettori. Per quanto riguarda i libri di questa collana, attualmente sono in possesso di circa 40 volumivolumi acquistati per la maggior parte su eBay e in alcuni mercatini.
      Buona lettura!

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